Il rosa che sta bene a tutte
Quando sono nata, il mondo mi è apparso subito di color rosa. Sarà forse perché ero tra le braccia felici della mia giovane e bellissima mamma, sarà perché al polso avevo un braccialetto con il mio numero e il colore rosa che mi identificava come femmina. A 10 anni poi, volevo anche io abbandonare i panni da ragazza per bene e diventare una conturbante Pink Lady. A 18 anni , mentre canticchiavo “mi sto accorgendo che son giunto dentro casa, con la mia cassa ancora con il nastro rosa” – del grande e indimenticabile Battisti – ho preso il foglio rosa che mi ha dato la libertà di muovermi con la macchina e scoprire il mondo da sola. Ma con mio rammarico, anche, ho scoperto sul tergicristallo una dichiarazione rosa che non era proprio una pena d’amore, ma una pena pecuniaria. Si parla di quote rosa nella politica o nelle società, come se fossimo una specie da proteggere. Proprio noi donne che sappiamo amministrare casa, lavoro e figli tutto insieme, anche se dimentichiamo il sale nell’acqua, …